Linkedin Facebook

AREA NEFROLOGICA

Organigramma

LA GESTIONE DELLA MALATTIA RENALE CRONICA IN MEDICINA GENERALE

La MRC è oggi considerata una priorità per la salute pubblica: il 10-15% della popolazione mondiale vive oggi con questa malattia, e il numero totale di pazienti nel mondo è di poco superiore a 850 milioni, 95% dei quali con malattia non in fase dialitica (in Italia 3-6 milioni).

I risultati dello studio Global Burden Disease (GBD) hanno evidenziato che la MRC è un’importante causa di eventi cardiovascolari fatali e non fatali. Sempre lo studio GBD ha evidenziato che tra il 1990 e il 2017, la mortalità da MRC è aumentata del 41%. Per i “sopravvissuti”, la storia naturale porta alla dialisi o al trapianto renale, e gli ultimi dati del registro europeo di dialisi e trapianto mostrano come l’incidenza in dialisi nelle ultime due decadi non sia diminuita, ma anzi sia ancora oggi in crescita.

Nonostante il peso della MRC sia di gran lunga superiore rispetto ad altre malattie cronico-degenerative in termini di prevalenza e prognosi, la consapevolezza della malattia è paradossalmente bassa nella popolazione generale e nei medici non nefrologi.

L’approccio terapeutico alla malattia renale cronica (MRC) sta cambiando radicalmente rispetto al passato grazie alla recente o prossima introduzione nella farmacopea nefrologica di farmaci innovativi che consentono di ridurre le principali complicanze della MRC (ipertensione, anemia, iperpotassiemia, eventi cardiovascolari) e di rallentare la progressione del danno renale.

Passo preliminare ed essenziale alla implementazione di queste nuove terapie è l’identificazione da parte del Medico di Medicina generale (MMG) dei pazienti che presentano una MRC, in particolare di quelli ad alto rischio di progressione della malattia.

BOARD SCIENTIFICO

Dott. Giovanni Colucci

GPWSI SENIOR, MMG, Specialista in Nefrologia

Dott.ssa Giorgia Campana

GPWSI JUNIOR, MMG

Dott. Pasquale Iacovazzo

MMG, Specialista in Medicina Interna ed Ecografia Internistica

Prof.ssa Stefania Mallamaci

Direttore U.O. di Nefrologia