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8° CONGRESSO NAZIONALE SIICP – SAVE THE DATE

Il sopravvenire della emergenza sanitaria dovuta al nuovo coronavirus SARS CoV-2 e al diffondersi della pandemia COVID-19 ha evidenziato criticità e limiti del SSN e contestualmente dato il via ad una accelerazione “senza ritorno” di importanti processi di innovazione.

Lasciando da parte le conseguenze strutturali ed organizzative sul SSN di anni di de-finanziamento, tradottosi principalmente in organigrammi e infrastrutture insufficienti e inadeguate, la recentissima acuzie pandemica ha messo in evidenza da un lato quanto le Cure Primarie e in particolare la Medicina Generale siano importanti per l’efficacia e la sostenibilità di qualsiasi sistema sanitario, dall’altro ha drammaticamente rivelato una grave ritardo del processo di rinnovamento del Sistema di cure territoriali con le Cure Primarie, caratterizzate peraltro da assetti organizzativi e standard strutturali profondamente diversi tra regione e regione, risultate sostanzialmente avulse da un progetto condiviso e integrato di controllo e contrasto alla pandemia.

Allo stesso tempo stiamo assistendo ad una straordinaria accelerazione della innovazione digitale in sanità, sia nel rapporto medico/paziente che nel controllo e gestione delle malattie e dei rispettivi percorsi di cura.

A fronte di tutto ciò, il lavoro in team nelle Cure Primarie si ripropone più attuale che mai, per i numerosi vantaggi che prevede per i singoli professionisti e per le organizzazioni: potenziamento delle competenze, ampliamento delle prospettive interdisciplinari e interprofessionali, miglioramento delle performance gestionali e aumento della sicurezza nei processi organizzativi e clinici.

Tuttavia il lavoro in team non è un semplice lavoro di gruppo: non è sufficiente mettere insieme delle persone perché queste possano lavorare come una squadra affiatata e produttiva. È indispensabile conoscere “anatomia, fisiologia e fisiopatologia” del team working applicato all’ambito sanitario per ottenere buoni risultati, perseguire l’eccellenza, gestire le difficoltà, gestire i conflitti. Occorre integrare competenze tecniche e competenze non tecniche, relazionali e comportamentali. Ne deriva che costruire, modellare, addestrare, motivare un team verso l’eccellenza è un compito impegnativo che richiede specifiche conoscenze, strumenti e strategie oggetto di ricerca e sperimentazione sul campo.

Ora più che mai è necessario mettere in cornice sistemica tutti i “laboratori” dell’innovazione nati su tutto il territorio nazionale come esplorazione episodica e costruire un percorso politico-culturale di lungo periodo. La formazione professionale riveste un compito essenziale, al fine di attribuire al MMG nuovi compiti e nuove competenze e dare definitivamente il via al processo di riorganizzazione e riqualificazione della sanità territoriale.


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